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Alta frequenza (RF)

Le sorgenti di inquinamento elettromagnetico a radiofrequenza presenti nell’ambiente esterno possono essere suddivise in tre categorie:

  •       emittenti radiofoniche e televisive;

  •       stazioni radio base per telefonia mobile;

  •       ponti radio

Le emittenti radiofoniche e televisive rappresentano in genere le sorgenti a radiofrequenza maggiormente inquinanti, che producono cioè livelli di campo elettrico più elevati sia a causa della maggiore potenza generalmente immessa in antenna e quindi irradiata (in genere dell’ordine delle centinaia o migliaia di Watt) sia a causa delle specifiche modalità di irradiazione del fascio, per cui di fatto sono impianti meno direttivi.

Le stazioni radio base per telefonia mobile sono invece caratterizzate da potenza immessa in antenna dell’ordine di decine o al massimo dell’ordine di 100-200 Watt e quindi inferiore a quella delle emittenti radiofoniche e televisive. Inoltre il fascio di irradiazione delle singole antenne di ogni impianto è molto più direttivo, soprattutto sul piano verticale. Quest’ultimo aspetto, unito alla minore potenza di tali impianti, comporta la presenza di campi elettrici significativi generalmente in corrispondenza di edifici situati nelle vicinanze dell’impianto, lungo la direzione di puntamento delle antenne e che abbiano un’altezza confrontabile con quella dell’impianto stesso.

I ponti radio invece non presentano assolutamente problemi dal punto di vista radioprotezionistico, in quanto caratterizzati da un bassissimo valore di potenza immessa in antenna (in genere inferiore ad 1 Watt) e da un’apertura angolare del fascio estremamente stretta (dell’ordine di decimi di grado o al massimo di pochi gradi). Inoltre, per il corretto funzionamento di questi impianti, è necessario che il fascio prodotto non venga intercettato da ostacoli, inclusi edifici, in quanto, per poter comunicare con un impianto analogo, tra loro ci deve essere visibilità elettromagnetica, che coincide, alle frequenze a cui tali sorgenti operano, con la visibilità ottica.

Le grandezze fisiche che caratterizzano il campo elettromagnetico a radiofrequenza sono le seguenti:

  •       campo elettrico E  espresso in V/m;
  •       campo magnetico H espresso in A/m;
  •       densità di potenza S espressa in  W/m2

In particolari condizioni, dette di “campo lontano”, cioè a sufficiente distanza dalla sorgente (tale distanza dipende dalle dimensioni della sorgente stessa e dalla sua frequenza di funzionamento), queste grandezze sono legate fra loro da una ben precisa relazione matematica. È quindi sufficiente effettuare la valutazione di una sola di tali grandezze fisiche per ottenere anche le altre due.

 

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