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Photo Credits: "Clouds over a Covelong Beach 08", by Kritzolina, under licence CC BY-SA 4.0, cropped, via Wikimedia Commons

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Bollettino quotidiano per Provincia e Regione Marche
       
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Previsioni di qualità dell'aria nella regione Marche
Link esterno: sistema modellistico previsionale in fase di test.
In collaborazione con Università degli Studi di Urbino Carlo Bo

 

 

La rete, i dati, elaborazione ed esportazione grafici
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Bollettino quotidiano per Provincia
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ICO PREV ARIALink esterno: sistema modellistico previsionale in fase di test.
In collaborazione con Università degli Studi di Urbino Carlo Bo

 

L’inquinamento atmosferico è il fenomeno di alterazione della normale composizione chimica dell’aria, dovuto alla presenza di sostanze in quantità e con caratteristiche tali da alterare le normali condizioni di salubrità dell’aria. Queste modificazioni possono essere dannose per la salute dell’uomo, compromettere le attività ricreative e gli altri usi dell’ambiente, alterare le risorse biologiche e gli ecosistemi, i beni materiali pubblici e privati.

Le sostanze alteranti sono i cosiddetti agenti inquinanti , che possono avere natura particellare, come le polveri (PM o Particulate Matter), o gassosa come il biossido di zolfo SO2 , il monossido di carbonio CO, gli ossidi di azoto NOX ed i composti organici volatili COV.
Le attività antropiche con rilascio di inquinanti in atmosfera sono le combustioni in genere (dai motori a scoppio degli autoveicoli alle centrali termoelettriche), le lavorazioni meccaniche (es. le laminazioni), i processi di evaporazione (es. le verniciature) ed i processi chimici.

La qualità dell’aria nella Regione Marche è valutata attraverso la Rete regionale di Rilevamento della Qualità dell’Aria (R.R.Q.A.), gestita dall'ARPAM ai sensi della DGRM n. 1600 del 27/11/2018, costituita attualmente da 17 centraline fisse e 2 laboratori mobili.

RETE REGIONALE DELLA QUALITÀ DELL'ARIA: mappa e caratteristiche delle centraline di rilevamento in regione
(clicca sulle immagini per ingrandire)
   


Leggi il Report della Qualità dell'Aria
Anno 2023

LO STATO DELLA QUALITA’ DELL’ARIA NEL 2023

Il quadro dello stato della qualità dell’aria ambiente delle Marche per il 2023, ottenuto dall’analisi dei dati forniti dalla rete regionale, può essere sintetizzato come segue:

Il valore limite giornaliero di PM10 (50 μg/m3) - da non superare per più di 35 giorni l'anno - nel 2023 è stato rispettato in tutte le 17 stazioni della rete di monitoraggio regionale che lo misurano, così come la media annua dello stesso inquinante (40 µg/m3), che è rimasta ovunque inferiore ai limiti di legge.
Si conferma il trend positivo degli ultimi anni, per il quale solamente a Fano nel 2019 si sono registrati 36 superamenti dei 35 consentiti.

Anche il valore limite annuale di PM2.5 (25 µg/m3) è stato rispettato in tutte le 16 stazioni monitorate.

Per il biossido di azoto (NO2) il limite della media annuale (40 μg/m3) non è stato superato in nessuna delle 17 stazioni che lo rilevano; è stato rispettato altresì il numero di superamenti consentiti per  il limite orario (200 μg/m3 da non superare più di 18 volte/anno).

Per quanto riguarda l'Ozono (O3) il valore obiettivo per la protezione della salute umana (media su 8 ore superiore a 120 µg/m3 da non superare più di 25 giorni all’anno) non è stato rispettato in 2 stazioni su 13, anche a causa delle alte temperature registrate durante l’estate 2023. Al contrario la soglia di informazione (180 µg/m3) e la soglia di allarme (240 µg/m3) sono state sempre rispettate in tutte le stazioni.

 

 

Una panoramica in pillole dei dati ufficiali riferiti all'ultimo periodo concluso
Concentrazioni medie in regione nell'anno 2023, per stazione di rilevamento

PM10
(max 50 µg/m3)
PM 2,5
(max 25 µg/m3)
NO2
(max 40 µg/m3)
OZONO

 
 

 Visitando la pagina dedicata agli 
 è possibile consultare e scaricare i dati ambientali in formato aperto




  VECCHIA PAGINA ARIA

La qualità dell'aria nella Regione Marche

Il D.Lgs. n. 155/2010 “Attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa”, modificato con D.Lgs. n. 250/2012, DM 05 maggio 2015 e DM 26 gennaio 2017, è la normativa nazionale di riferimento per la pianificazione regionale in merito alla gestione della qualità dell’aria.
La normativa regolamenta le concentrazioni in aria ambiente degli inquinanti: biossido di zolfo (SO2), biossido di azoto (NO2), ossidi di azoto (NOX), monossido di carbonio (CO), particolato (PM10 e PM2.5), piombo (Pb), benzene (C6H6), oltre alle concentrazioni di ozono (O3) e ai livelli nel particolato PM10 di alcuni parametri, quali cadmio (Cd), nichel (Ni), arsenico (As), e Benzo(a)pirene (BaP).

  RINA certifica la conformità alla norma ISO 9001:2015 dell'attività di "Monitoraggi ambientali sulla qualità dell'aria".
(Certificato n. 43785/23/S)

La qualità dell’aria nella Regione Marche è valutata attraverso la Rete regionale di Rilevamento della Qualità dell’Aria (R.R.Q.A.) costituita da 18 centraline e 2 laboratori mobili, gestite da ARPAM ai sensi della DGR n. 1600 del 27 novembre 2018.

CAMPAGNA DI MONITORAGGIO DELLA QUALITA' DELL'ARIA - LOCALITA' RIPA BIANCA JESI
laboratorio Mobile Arpa Lazio
per visualizzare e scaricare il file con i dati del monitoraggio ( xls  -  pdf )

ARPAM METTE A DISPOSIZIONE I DATI VALIDATI, ACQUISITI DALLE CENTRALINE, NELL’APPLICATIVO ONLINE DELLA RETE REGIONALE DELLA QUALITA' DELL'ARIA
 “Per valutare la qualità dell’aria sull’intero territorio regionale, le misurazioni effettuate con le stazioni fisse della rete di monitoraggio regionale sono integrate con specifiche tecniche di modellizzazione.
I modelli matematici diffusivi e predittivi sono strumenti fondamentali per valutare la diffusione degli inquinanti atmosferici nel territorio e per la loro previsione di concentrazione.
Alcuni dei vantaggi che derivano nell’uso dei modelli sono:
- valutare la qualità dell’aria nelle zone in cui non sono presenti stazioni di misurazione;
- comprendere le relazioni di causa/effetto tra fonti emissive e concentrazione degli inquinanti;
- discriminare i contributi tra differenti sorgenti;
- ottenere campi di isoconcentrazione al suolo degli inquinanti;
- valutare l’impatto di nuovi impianti, insediamenti o infrastrutture;
- valutare dell’impatto di inquinanti non monitorati;
- valutare l’efficacia delle misure di contenimento delle emissioni in atmosfera.
MODELLISTICA PREVISIONALE - ATTENZIONE il sistema modellistico previsionale è attualmente in fase di test” 

SINTESI STATO QUALITA’ DELL’ARIA 2023

Il quadro dello stato della qualità dell’aria ambiente delle Marche per il 2023 ottenuto dall’analisi dei dati forniti dalla rete regionale, può essere sintetizzato come segue:

PM10: il limite massimo pari a 35 superamenti annui del valore medio giornaliero di 50 µg/m3 è stato rispettato da tutte le stazioni di monitoraggio come è stato sempre rispettato anche il limite del valore medio annuo di 40 µg/m3.

PM2.5: il limite normativo di 25 µg/m3 come media annuale è stato rispettato in tutte le stazioni.

NO2: i valori limite previsti dalla norma, limite di 40 µg/m3 come media annuale e il limite massimo di 18 superamenti della media oraria di 200 µg/m3, sono stati rispettati.

NOx: Il livello critico per la protezione della vegetazione è inferiore al valore limite previsto in tutte le stazioni di fondo rurale monitorate.

Ozono: è confermata la criticità di questo parametro nei mesi estivi.
Il valore obiettivo a lungo termine per la protezione della salute umana, pari a 120 µg/m3 da non superare per più di 25 giorni all’anno, non è stato rispettato in 2 stazioni Genga e Montemonaco, mentre Il valore obiettivo per la protezione della salute umana calcolato come media dei 3 anni (2021-2023) è stato superato presso le stazioni di Montemonaco ed Ascoli.
La soglia di informazione, pari a 180 µg/m3, e la soglia di allarme, pari a 240 µg/m3, sono state rispettate in tutte le stazioni della RRQA così come il valore obiettivo per la protezione della vegetazione (AOT40, media su 5 anni 2019-2023) monitorato nelle stazioni di Civitanova Marche, Genga e Montemonaco.

  LA MEDIA ANNUALE PM10 NEL 2023       SUPERAMENTI PM10 NEL 2023
 
 
          
MEDIA ANNUALE PM2,5 NEL 2023    
   
     
  MEDIA ANNUALE NO2 NEL 2023     MEDIA ANNUALE DI 03 NEL 2023
 

 

 

 


 VECCHIA PAGINA PROGETTI

ODOR NET


- n. 1 Agosto 2019
- n. 2 Novembre 2019
- n. 3 Febbraio 2020
- n. 4 Luglio 2020
- n. 5 Ottobre 2020
- n. 6 Febbraio 2021

LEGGI I REPORT PUBBLICATI IN OCCASIONE DI PARTICOLARI FENOMENI:

8 luglio 2020
 
14 luglio 2020
 
7-8 agosto 2020
 
11-13-16-18 sett. 2020
 
19-29 sett. 2020
 
22-24 ottobre 2020
xxxx
      
      
xxxx
xxxx
4 febbraio 2021
 
  10 luglio 2021
 
  14 agosto 2021 
 
 23 settembre -
01 ottobre 2021
 
 23 ottobre 2021
 
 20 dicembre 2021

 

 
 
 
 
8 gennaio 2022   sintesi 2019-2021    31 maggio 2022    27 maggio 2022    24 ottobre 2022    
   

OdorNet luglio 2022 ico

  relazione eventi odorigeni 27 05 2022 COPf   Pagine da relazione eventi odorigeni 24 10 2022 def

   

 

 

 

Il progetto CleanAir@School è un’iniziativa di educazione ambientale e di Citizen Science dell’EPA Network (la rete delle agenzie ambientali europee), coordinata dall’AEA (Agenzia Europea per l’Ambiente).
L’obiettivo del progetto è introdurre agli studenti il tema della qualità dell’aria mediante incontri formativi e l’installazione di campionatori diffusivi radiali per monitorare il biossido di zolfo presso gli istituti scolastici aderenti.
Per maggiori informazioni è possibile consultare i siti

https://www.snpambiente.it/progetti/cleanairschool/
https://www.eea.europa.eu/themes/air/cleanair-at-school/cleanair-at-school


 

 VECCHIA PAGINA NORMATIVA

Il D.Lgs. n. 155/2010 “Attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa”, modificato con D.Lgs. n. 250/2012, DM 05 maggio 2015 e DM 26 gennaio 2017, è la normativa nazionale di riferimento per la pianificazione regionale in merito alla gestione della qualità dell’aria.
Il D.Lgs., attuando la Direttiva 2008/50/CE, riordina completamente la normativa in materia di gestione e tutela della qualità dell'aria, ed abroga e sostituisce le seguenti norme previgenti:
1. D.Lgs. n. 351/1999 “Attuazione della direttiva 96/62/CE in materia di valutazione e gestione della qualità dell’aria”;
2. D.M. 2 aprile 2002, n. 60 “Recepimento della direttiva 1999/30/CE del Consiglio del 22 aprile 1999 concernente i valori limite di qualità dell’aria ambiente per il biossido di zolfo, il biossido di azoto, gli ossidi di azoto, le particelle di piombo e della direttiva 2000/69/CE relativa ai valori limite di qualità dell’aria ambiente per il benzene ed il monossido di carbonio”;
3. Il D.Lgs. n. 183/2004 "Attuazione della direttiva 2002/3/CE relativa all'ozono nell'aria";
4. Il D.Lgs. n. 152/2007 "Attuazione della direttiva 2004/107/CE concernente l'arsenico, il cadmio, il mercurio, il nichel e gli idrocarburi policiclici aromatici nell'aria ambiente".
Il Decreto regolamenta i livelli in aria ambiente degli inquinanti: biossido di zolfo (SO2), biossido di azoto (NO2), ossidi di azoto (NOx), monossido di carbonio (CO), particolato (PM10 e PM2.5), piombo (Pb), benzene (C6H6), oltre alle concentrazioni di ozono (O3) e ai livelli nel particolato PM10 di alcuni parametri, quali cadmio (Cd), nichel (Ni), arsenico (As), e Benzo(a)pirene (BaP).
Gli scopi del decreto si possono riassumere come segue (art. 1 comma 1):
1. individuare gli obiettivi di qualità dell’aria per evitare o ridurre gli impatti sulla salute umana e sull’ambiente mediante la definizione di limiti di concentrazione di ciascun inquinante;
2. introdurre standard di valutazione delle caratteristiche dell’aria nel territorio nazionale;
3. ottenere informazioni sulla qualità dell’aria con la finalità di individuare le misure da adottare per contenere l’inquinamento;
4. mantenere o migliorare la qualità dell’aria;
5. garantire al pubblico le informazioni sulla qualità dell’aria.
Il Decreto si basa sui seguenti principi (art. 1 comma 4):
1. mantenere elevati standard qualitativi ed omogenei di valutazione e gestione della qualità dell’aria su tutto il territorio nazionale;
2. organizzare secondo criteri di tempestività il sistema di acquisizione, di trasmissione e di messa a disposizione dei dati e delle informazioni finalizzate alla qualità dell’aria;
3. realizzare una zonizzazione e classificazione del territorio regionale e nazionale sulla base del carico emissivo, delle caratteristiche orografiche, meteo-climatiche e di urbanizzazione;
4. effettuare la valutazione della qualità dell’aria in base alla razionalizzazione della rete di misura e ad un programma di valutazione;
5. predisporre piani e misure da attuare in caso di individuazione di una o più aree di superamento dei valori limite di concentrazione degli inquinanti.

NORMATIVA EUROPEA

Direttiva 2008/50/CE del 21 maggio 2008 relativa alla qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa
Direttiva (UE) 2015/1480 della Commissione, del 28 agosto 2015, che modifica vari allegati delle direttive 2004/107/CE e 2008/50/CE del Parlamento europeo e del Consiglio recanti le disposizioni relative ai metodi di riferimento, alla convalida dei dati e all'ubicazione dei punti di campionamento per la valutazione della qualità dell'aria ambiente

NORMATIVA NAZIONALE
Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale” - Parte V
Decreto Legislativo 13 agosto 2010, n. 155 “Attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa”
Decreto Ministeriale del 29 Novembre 2012 “Individuazione delle stazioni speciali di misurazione della qualità dell'aria previste dall'articolo 6, comma 1, e dall'articolo 8, commi 6 e 7 del decreto legislativo 13 agosto 2010, n. 155”
Decreto Legislativo 24 dicembre 2012, n. 250 “Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 13 agosto 2010, n. 155, recante attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell'aria ambiente e per un'aria più pulita in Europa.”
Decreto Ministeriale del 5 maggio 2015 “Metodi di valutazione delle stazioni di misurazione della qualità dell'aria di cui all'articolo 6 del decreto legislativo 13 agosto 2010, n. 155”
Decreto Ministeriale del 26 Gennaio 2017 “Attuazione della direttiva (UE) 2015/1480 del 28 agosto 2015, che modifica taluni allegati delle direttive 2004/107/CE e 2008/50/CE nelle parti relative ai metodi di riferimento, alla convalida dei dati e all'ubicazione dei punti di campionamento per la valutazione della qualità dell'aria ambiente”

NORMATIVA REGIONALE
Legge regionale 25 maggio 1999 n. 12 “Conferimento alle Province delle funzioni amministrative in materia di inquinamento atmosferico”.
Delibera consiliare n. 116 del 9 dicembre 2014 “Zonizzazione e classificazione del territorio regionale ai fini della valutazione della qualità dell’aria ambiente. D.lgs. 155/2010 articoli 3 e 4”
Delibera di Giunta Regionale n. 1600 del 27 novembre 2018 “Rete regionale di misura degli inquinanti atmosferici: convenzione con le Province e l’ARPAM in materia di monitoraggio della qualità dell’aria ambiente”


 

 

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