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Rumore e vibrazioni

 

RINA   RINA certifica la conformità alla norma ISO 9001:2015 dell'attività di "Misurazioni e valutazioni sul rumore".
(Certificato n. 43785/23/S - rev.1 del 03/04/2024)

ASPETTI GENERALI
Per rumore si intende un suono che provoca una sensazione sgradevole, fastidiosa o intollerabile. Il suono è una perturbazione meccanica che si propaga in un mezzo elastico (gas, liquido, solido) e che è in grado di eccitare il senso dell’udito (onda sonora).

Se le onde hanno una frequenza compresa fra 20 e 20000 Hz e ampiezza superiore ad una certa entità, che dipende dalla frequenza, l’orecchio umano è in grado di percepirle. La determinazione del contenuto in frequenza di un certo suono è chiamata analisi in frequenza o analisi di spettro.

LE PRINCIPALI SORGENTI
Fra le principali sorgenti di rumore ambientale (vale a dire il rumore nell’ambiente esterno e negli ambienti abitativi) vi sono le infrastrutture dei trasporti ed il traffico ad esse correlato, le attività di servizio/commerciali, le attività industriali e artigianali, le attività temporanee rumorose (cantieri, manifestazioni ricreative):
-  il traffico stradale costituisce la principale fonte di rumore, in particolare nelle aree urbane; i livelli sonori dipendono da diversi parametri fra i quali l’entità dei flussi veicolari (numero e tipologia dei mezzi), la velocità dei veicoli, il tipo di pavimentazione stradale, la presenza e la conformazione di eventuali edifici a bordo strada;
-  anche i livelli di rumore prodotti dal traffico ferroviario dipendono principalmente dall’entità dei flussi e dalla velocità dei convogli, oltre che dalla tipologia degli stessi;
-  l’inquinamento acustico da traffico aeroportuale interessa le aree circostanti gli aeroporti ed è strettamente dipendente dall’entità dei flussi di aeromobili e dalle traiettorie da essi percorse in atterraggio e decollo;
-  il rumore prodotto dalle attività artigianali ed industriali è estremamente diversificato, in quanto dipende dalla specifica tipologia di macchinario/impianto installato e/o di lavorazione effettuata. Può essere caratterizzato da componenti tonali, vale a dire dalla presenza di una concentrazione dell’energia sonora a determinate frequenze (ovvero in una specifica zona dello spettro), e risultare pertanto maggiormente disturbante;
-  dalle attività di servizio e commerciali, ed in particolare pubblici esercizi, circoli privati e discoteche, derivano molte delle segnalazioni di disturbo che i cittadini inoltrano alla Pubblica Amministrazione e/o ad Arpa, anche perché spesso queste tipologie di attività si protraggono nelle ore notturne; talora la sorgente specifica viene individuata in impianti installati al servizio dell’attività, quali condizionatori, impianti di ventilazione/aspirazione, ecc. e/o nell’attività musicale;
-  per le attività rumorose temporanee quali cantieri, manifestazioni ricreative, spettacoli, concerti, ecc., la normativa vigente prevede il rilascio, da parte delle Amministrazioni Comunali, di specifiche autorizzazioni, anche in deroga ai limiti vigenti proprio in considerazione della limitata durata temporale delle stesse.

COSA FARE IN CASO DI DISTURBO DA RUMORE?

A) Se il rumore è prodotto da una delle seguenti sorgenti:
• attività o comportamenti connessi con esigenze produttive, commerciali o professionali (ad esempio rumori prodotti da un esercizio commerciale, da un locale pubblico, da un’industria, da un cantiere, ecc.)
• un impianto tecnologico ad uso comune di un edificio, se il disturbo viene avvertito da residenti in un ambiente diverso da quello in cui si origina il rumore
• infrastrutture dei trasporti (strade, linee ferroviarie, aeroporti, porti)

il cittadino può inoltrare un esposto al Comune di appartenenza descrivendo nel dettaglio la situazione subita, indicando le sorgenti che causano il disturbo ed i propri recapiti.

Il Comune deve provvedere ad effettuare un’istruttoria preliminare di tipo amministrativo sulle autorizzazioni rilasciate all’attività indicata, verificare la presenza di eventuali limitazioni, prescrizioni, deroghe e qualunque altro provvedimento previsto dalle norme e dai regolamenti comunali per i diversi settori produttivi.

Nel caso in cui il Comune ritenga opportuno far eseguire controlli e verifiche, richiede all’Agenzia di effettuare verifiche strumentali e trasmette la documentazione ad ARPAM che, tenendo conto della programmazione annuale delle attività e compatibilmente con le risorse disponibili, contatta l’esponente per accedere alla sua abitazione e posizionare gli strumenti di rilevamento, effettua le misure dei livelli di rumore presso gli ambienti disturbati, trasmette gli esiti degli accertamenti al Comune, che adotterà gli eventuali provvedimenti in caso di difformità.

B) Se il rumore è prodotto negli ambienti di lavoro da macchinari utilizzati per l’attività lavorativa e disturba i lavoratori stessi, l’ente competente per la tutela della salute dei lavoratori è l’ASUR;

C) Negli altri casi (problemi di ordine pubblico, dispute tra privati, schiamazzi o altri rumori in esterno, rumori all’interno dei condomini) il cittadino può tentare prima di tutto una risoluzione del problema in via bonaria. Ad esempio, nel caso di rumore all’interno dei condomini, il cittadino deve fare riferimento ad eventuali regolamenti condominiali. In ogni caso il cittadino può inviare comunque una lettera al Comune di competenza o segnalare la problematica alla Polizia municipale ed eventualmente richiedere di verificare il regolamento comunale, se presente, sulle attività rumorose; infine la problematica di natura civilistica può essere affrontata attraverso il ricorso alla magistratura rivolgendosi ai giudici di pace o ad un avvocato per intraprendere una causa civile/penale.

I comuni, le Pubbliche Amministrazioni e l’Autorità Giudiziaria possono richiedere l’intervento dell’ARPAM, Ente di supporto tecnico delle amministrazioni pubbliche, per verificare il rispetto dei limiti di rumore previsti dalla normativa.

L’ATTIVITÀ DELL’ARPAM
Come organo tecnico-specialistico della Regione, Arpa Marche sviluppa le proprie attività in materia di inquinamento acustico nelle seguenti direzioni:
- controllo e vigilanza del rumore negli ambienti di vita;
- supporto alle Amministrazioni locali per il monitoraggio, la prevenzione ambientale e le politiche della sostenibilità;
- supporto tecnico-scientifico alla Regione;
- collaborazione con ISPRA e le altre Agenzie regionali nella elaborazione e stesura di linee guida sulle problematiche acustiche
L’attività di controllo dell’Agenzia si esplica anche attraverso l’espressione di pareri tecnici:
- in ambito autorizzativo relativamente a valutazioni di impatto acustico/clima acustico e ad autorizzazioni in deroga per attività rumorose temporanee (cantieri, manifestazioni ricreative ecc.);
- sui piani comunali di classificazione acustica e di risanamento acustico (ai sensi della normativa regionale vigente).

  PARERI/RELAZIONI - RILASCIO AUTORIZZAZIONI  
    CONTROLLI
 
ANNO 2017 ANNO 2018 ANNO 2019     ANNO 2017         ANNO 2018        ANNO 2019    
258 232 392 41 31 37

INTERVENTO DI ARPA MARCHE AL 46° CONVEGNO NAZIONALE DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA DI ACUSTICA SVOLTOSI A PESARO
Il Convegno ha affrontato le tematiche più attuali nei settori dell’analisi e controllo del rumore ambientale, della qualità acustica in edilizia, negli ambienti di lavoro, ambientale, architettonica, musicale e metrologica. Particolare attenzione è stata rivolta ad argomenti di interesse nel campo dell’ecologia e della sostenibilità ambientale.
L’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale delle Marche è intervenuta con la Dott.ssa Stefania Barletti che ha presentato la relazione “L’esperienza ARPAM nel monitoraggio del rumore ferroviario” e con l’Ing. Enrico Lanciotti che ha invece coordinato il seminario sull’acustica ambientale.

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