Epidemiologia ambientale

Il Servizio di Epidemiologia Ambientale (SEA) dell’ARPAM si è formalmente costituito nell’anno 2001; la sua attività si esplica in gran parte attorno ai settori ed alle discipline dell'epidemiologia ambientale, del risk assessment, della tossicologia ambientale e della percezione e comunicazione del rischio.
Esso opera quale nucleo centrale della struttura interdipartimentale, denominata Osservatorio Epidemiologico Ambientale (OEA) delle Marche, istituito con delibera della Giunta Regionale n. 1500 del 28/09/2009 ed è soggetto attivo in seno al Sistema Regionale Prevenzione Salute dai rischi ambientali e climatici (SRPS), istituito con DGR Marche n.1440 del 30/09/2024.
Il SEA è, inoltre, collegato funzionalmente con l’Osservatorio Epidemiologico Regionale (OER) ed è parte integrante della Rete Epidemiologica delle Marche (REM) quale Centro Regionale Specialistico – CERS (DGRM 447/2014).
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Di cosa si occupa l'epidemiologia
Una gran parte delle malattie umane sono attribuite all’esposizione a inquinanti negli ambienti lavorativi e di vita.
L’epidemiologia ambientale si propone di valutare e quantificare l’effetto di esposizioni ad agenti ambientali sulla frequenza e sulla distribuzione delle malattie nelle popolazioni.
In questo senso l’epidemiologia ambientale e la comunicazione del rischio ambientale rappresentano discipline in grado di rispondere alle istanze della popolazione ed alle necessità conoscitive dei decisori nella governance delle politiche ambientali.
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ARPA Marche e l'Epidemiologia
L’attività del Servizio si sviluppa sulle diverse direttrici dell’impegno relativo agli obblighi istituzionali (pareri, consulenze agli enti della sanità e territoriali), della elaborazione statistica di dati e informazioni, della comunicazione e divulgazione di contenuti afferenti il rapporto ambiente/salute, della comunicazione e percezione del rischio, della realizzazione di studi epidemiologici interessanti particolari realtà del territorio.
Esso opera quale nucleo centrale della struttura interdipartimentale, denominata Osservatorio Epidemiologico Ambientale (OEA) delle Marche, istituito con delibera della Giunta Regionale n. 1500 del 28/09/2009 ed è soggetto attivo in seno al Sistema Regionale Prevenzione Salute dai rischi ambientali e climatici (SRPS), istituito con DGR Marche n.1440 del 30/09/2024.
Il SEA è, inoltre, collegato funzionalmente con l’Osservatorio Epidemiologico Regionale (OER) ed è parte integrante della Rete Epidemiologica delle Marche (REM) quale Centro Regionale Specialistico – CERS (DGRM 447/2014).
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Di cosa si occupa l'epidemiologia
Una gran parte delle malattie umane sono attribuite all’esposizione a inquinanti negli ambienti lavorativi e di vita.
L’epidemiologia ambientale si propone di valutare e quantificare l’effetto di esposizioni ad agenti ambientali sulla frequenza e sulla distribuzione delle malattie nelle popolazioni.
In questo senso l’epidemiologia ambientale e la comunicazione del rischio ambientale rappresentano discipline in grado di rispondere alle istanze della popolazione ed alle necessità conoscitive dei decisori nella governance delle politiche ambientali.
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ARPA Marche e l'Epidemiologia
L’attività del Servizio si sviluppa sulle diverse direttrici dell’impegno relativo agli obblighi istituzionali (pareri, consulenze agli enti della sanità e territoriali), della elaborazione statistica di dati e informazioni, della comunicazione e divulgazione di contenuti afferenti il rapporto ambiente/salute, della comunicazione e percezione del rischio, della realizzazione di studi epidemiologici interessanti particolari realtà del territorio.
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A tutto ciò va sommato l’impegno per la redazione di pareri, le consulenze e le osservazioni richiesti da privati e istituzioni ed espressi in Tavoli Tecnici, Conferenze di Servizi, relazioni o risposte a singole istanze.
Tra questi si ricorda il supporto ai Dipartimenti di Prevenzione delle AST regionali su problematiche locali prevalentemente di natura tossicologica ambientale e sul rischio ambientale e sanitario nell’ambito delle procedure di bonifica dei siti inquinati e di valutazioni di impatto nei procedimenti autorizzatori ambientali, e quelle ad amministrazioni pubbliche mediante programmazione e implementazione di indagini epidemiologiche descrittive e analitiche e di studi di tossicologia ambientale.
Si sottolinea, inoltre, la partecipazione del SEA al coordinamento tecnico-scientifico e allo sviluppo delle attività progettuali previste, complessivamente, da sei progetti finanziati con risorse afferenti al Piano Nazionale per gli investimenti complementari – PNC, nell’ambito delle linee di investimento 1.4 e 1.2, relative alla tematica “Salute, ambiente, biodiversità e clima”.
Non mancano, infine, le partecipazioni alla Rete Italiana Ambiente e Salute (RIAS) con adesione al progetto CCM “Integrazione, formazione e valutazione di impatto dell’inquinamento ambientale sulla salute”, al Gruppo di studio nazionale sull’inquinamento indoor istituito presso l’Istituto Superiore di Sanità, al Gruppo di lavoro “Ambiente-salute” regionale nell’ambito della realizzazione del macro-obiettivo previsto dal PNP 2020-2025 sulla sorveglianza epidemiologica, la valutazione di impatto sanitario da esposizione a fattori ambientali antropici e naturali, nonché sulla comunicazione e la gestione integrata dei rischi ambientali e, infine, alle collaborazioni con ARS e Università Politecnica delle Marche per studi e approfondimenti epidemiologici.
Epidemiologia ambientale, epidemiologia, OEA, Osservatorio Epidemiologico Ambientale, Servizio Epidemiologia Ambientale
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