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13.05.2025 L'ATTIVITÀ DI SORVEGLIANZA ALGALE NEL 2024

ALGHE TOSSICHE ASSENTI, MUCILLAGINI IN AGGUATO:
IL PUNTO ARPAM SULLA SORVEGLIANZA ALGALE NELL’ESTATE 2024

LA RELAZIONE COMPLETA DISPONIBILE SUL SITO DELL’AGENZIA

copertina algale 2024All’avvio della stagione balneare 2025, l’ARPAM fa il punto sulla stagione precedente per quanto riguarda l’attività di sorveglianza algale, un programma previsto dalla normativa nazionale e condotto ogni anno con cadenza regolare da luglio a ottobre.

L’Agenzia conferma il buon stato ecologico delle acque lungo la costa marchigiana grazie a un monitoraggio che ha interessato oltre 30 stazioni marine distribuite su 11 transetti dalla costa fino a 3.000 metri al largo, con l’obiettivo di osservare eventuali fioriture algali, valutare la presenza di specie potenzialmente tossiche e monitorare i principali parametri chimico-fisici e biologici.


Il clima ha giocato un ruolo rilevante. Il 2024 è stato tra gli anni più caldi mai registrati nelle Marche, con temperature medie di 15,4°C, e precipitazioni lievemente inferiori alla norma, salvo picchi nei mesi autunnali, creando condizioni che hanno influenzato la distribuzione dei nutrienti e la dinamica delle fioriture fitoplanctoniche.


Fioriture algali: pochi episodi, nessun allarme

Nel 2024 sono stati registrati tre principali episodi di fioritura fitoplanctonica: a Gennaio un’estesa fioritura di Skeletonema sp.p. ha interessato quasi tutta la costa, in Aprile un’alta concentrazione di Chaetoceros socialis e Pseudonitzschia sp.p. con un picco localizzato al Conero, e infine in Ottobre una fioritura di Chaetoceros socialis tra il porto di Ancona e la spiaggia del Passetto.
Tali specie non sono tossiche e non hanno comportato rischi per la salute, con l’eccezione della specie Pseudonitzschia, potenzialmente tossica, rilevata però in quantità estremamente ridotte.

Elemento di rilievo è stata l’assenza totale di Ostreopsis cf. ovata, microalga tossica abitualmente presente negli anni precedenti. Nonostante il monitoraggio regolare in numerose stazioni e in condizioni ambientali favorevoli, l’alga non è mai stata rilevata, forse a causa della presenza di mucillagini che ne potrebbero aver inibito la proliferazione.


Mucillagini: ritorno di un fenomeno assente da anni

Durante l’estate 2024 è infatti ricomparso il fenomeno delle mucillagini, assente da tempo sulle coste marchigiane. Gli affioramenti hanno interessato la parte nord del litorale, tra Pesaro e Ancona, con evidenze di materiale mucillaginoso in decomposizione. Il fenomeno si è dissolto in autunno, con il rimescolamento delle acque e il calo delle temperature. In alcune aree, si è rilevata la presenza di Gonyaulax fragilis, alga associata alla formazione delle mucillagini e a episodi di fluorescenza notturna.

Parametri ambientali: equilibrio complessivamente stabile

Le concentrazioni di ossigeno disciolto si sono mantenute vicino alla saturazione per tutto l’anno, senza episodi di anossia. I valori di clorofilla “a”, indicativi della biomassa algale, hanno mostrato un tipico gradiente
decrescente da nord a sud, con i massimi a gennaio nei transetti di San Bartolo e Conero.

Tra i nutrienti si segnalano picchi invernali e primaverili di Azoto legati alle piogge e alle portate fluviali, in particolare nei transetti del Tenna ed Esino, e valori di Fosforo più alti a luglio, associati alla presenza di mucillagini.


Indice trofico TRIX: qualità buona nella maggior parte dei casi

L’indice TRIX, indicato dalla normativa per rappresentare lo stato trofico delle acque marino-costiere, confermare il giudizio espresso dagli indicatori e assegnare lo stato ecologico ai corpi idrici marino costieri, ha mostrato uno stato buono in quasi tutti i campionamenti. La regione risulta tuttavia divisa in due porzioni: una a nord, da Gabicce fino ad Ancona, caratterizzata da acque moderatamente produttive, con un livello di trofia medio e una buona trasparenza, ma con occasionali intorbidimenti e anomale colorazioni; l’altra a sud, dal promontorio del Conero fino all’oasi naturalistica della Sentina alla foce fiume Tronto, con acque scarsamente produttive, con un livello di trofia basso e con una buona trasparenza e assenza di anomale colorazioni.
I valori più alti (fino a 5,6) si sono registrati a luglio in seguito a precipitazioni abbondanti, mentre i più bassi (fino a 3,0) si sono osservati ad ottobre, durante un periodo di siccità.

Conclusioni

Il monitoraggio effettuato nel da ARPAM sulle fioriture algali, cruciale per garantire, assieme alla corretta informazione ai cittadini e alle pubbliche amministrazioni, la sicurezza delle acque e la tutela dell’ambiente costiero, conferma la buona qualità ecologica delle acque marchigiane, con sporadiche fioriture algali prive di rischi sanitari e un’evoluzione controllata dei fenomeni eutrofici.
La ricomparsa delle mucillagini nel 2024 rappresenta un elemento da tenere sotto osservazione, mentre l’assenza di Ostreopsis ovata resta un dato anomalo ma positivo.

La relazione completa a questo link.


 

 

 

 

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