INDICATORE AMBIENTALE: ACQUE SOTTERRANEE
INDICATORE | OBIETTIVO | DPSIR | STATO ATTUALE | TREND |
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ACQUE SOTTERRANEE |
Conoscere la qualità delle acque sotterranee regionali (stato chimico) attraverso le attività di monitoraggio svolte dall'Agenzia |
S |
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Legenda:
DPSIR: | D - Determinante | P - Pressione | S - Stato | I - Impatto ! R - Risposta
Stato attuale: |



Trend: |



Sigle utilizzate: ===
CARATTERISTICHE DELL'INDICATORE (METADATI) |
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Descrizione |
Le acque sotterranee rappresentano una “risorsa nascosta”, pari al 30% circa delle acque dolci terrestri, per la quale la prevenzione dell’inquinamento, il monitoraggio ed il ripristino sono più difficili a causa della sua inaccessibilità. Questo carattere “nascosto” rende difficile localizzare, caratterizzare e comprendere adeguatamente gli impatti dell’inquinamento. Ciò conduce spesso ad una mancanza della consapevolezza e/o delle prove riguardanti il grado dei rischi e delle pressioni. L’indicatore fornisce una valutazione complessiva dello stato di qualità delle risorse idriche sotterranee a livello regionale, mediante l'indice sintetico dello stato chimico (SCAS). Un ulteriore indice sintetico di valutazione della qualità delle acque sotterranee è dato dallo stato quantitativo (SQUAS), che al momento non viene qui rappresentato. |
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Definizioni | L'indice di Stato Quantitativo delle Acque Sotterranee (SQUAS) è un indice che descrive l’impatto antropico sulla quantità della risorsa idrica sotterranea, individuando come critici i corpi idrici nei quali la quantità di acqua prelevata sul lungo periodo è maggiore di quella che naturalmente si infiltra nel sottosuolo a ricaricare i medesimi. In altre parole, tiene conto del bilancio idrogeologico e quantifica la sostenibilità sul lungo periodo delle attività antropiche idroesigenti presenti in un determinato contesto territoriale, il cui approvvigionamento (usi irrigui, acquedottistici, industriali, zootecnici, energetici, etc) avviene con acque di falda. L’indice di Stato Chimico delle Acque Sotterranee (SCAS) evidenzia invece i corpi idrici nei quali sono presenti sostanze chimiche contaminanti derivanti delle attività antropiche. Lo stato chimico è valutato in due classi: "buono" e "scarso". La classe di stato chimico “buono” identifica le acque in cui le sostanze inquinanti o indesiderate hanno una concentrazione inferiore agli standard di qualità fissati dalle direttive europee, come ad esempio per nitrati e sostanze attive nei pesticidi, o ai valori soglia fissati a livello nazionale. Viceversa, la classe di stato chimico “scarso” indica tutte le acque sotterranee nelle quali risulta evidente un impatto antropico, sia per livelli di concentrazione dei contaminanti sia per le loro tendenze all’aumento significative e durature nel tempo. |
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Riferimento normativo | La Direttiva della Comunità Europea 2000/60/CE “Direttiva Quadro sulle Acque” ha istituito un quadro di riferimento per l’azione comunitaria in materia di protezione delle acque. La Direttiva stabilisce il raggiungimento di uno stato di qualità buono per tutte le acque superficiali e sotterranee entro determinate scadenze. La possibilità di raggiungimento degli obiettivi di qualità è affidata principalmente al sistema di monitoraggio, volto a definire lo stato dei singoli corpi idrici ed a fornire indicazioni per l’individuazione delle opportune misure di risanamento. La Direttiva stabilisce che la tutela delle acque sia affrontata a livello di bacino idrografico, e l’unità territoriale di riferimento per la gestione del bacino è individuata nel Distretto idrografico. Il D. Lgs 30/2009, recependo le direttive 2000/60/CE e 2006/118/CE, modifica contestualmente il D. Lgs 152/2006 per quanto attiene la caratterizzazione e l’individuazione dei corpi idrici sotterranei, stabilisce i valori soglia e gli standard di qualità per definire il buono stato chimico delle acque sotterranee, definisce i criteri per il monitoraggio quantitativo e per la classificazione dei corpi idrici sotterranei. |
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Obiettivi normativi | Gli obiettivi che pone la Direttiva sono quelli di prevenire il deterioramento qualitativo e quantitativo delle risorse idriche e conseguire il miglioramento dello stato, per assicurarne un utilizzo sostenibile e mantenere la capacità naturale di autodepurazione dei corpi idrici, nonché la capacità di sostenere comunità animali e vegetali ampie e ben diversificate. Il valore di riferimento per l’espressione del giudizio di qualità è quindi rappresentato dalla naturalità dell’ecosistema e delle comunità biotiche che in esso vivono. | |
Fonte dati | ARPA Marche | |
Unità di misura | Valore, percentuale, determinazioni analitiche | |
Unità elementare di rilevazione | Stazione di monitoraggio |
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Livello_minimo_geografico |
Coirpo idrico sotterraneo |
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Copertura geografica | Regione Marche | |
Periodicità rilevamento indicatore |
Triennale | |
Copertura temporale | 2009 - 2019 |
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Ultimo aggiornamento indicatore | Settembre 2021 | |
Prossimo aggiornamento indicatore | Settembre 2024 (l'indicatore viene aggiornato con cadenza triennale) |
QUALITÀ DEI CORPI IDRICI SOTTERRANEI (STATO CHIMICO) |
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Nel triennio 2018-2020 lo stato chimico dei corpi idrici sotterranei è risultato "buono" in 38 casi (78%) e "scarso" in 10 casi (20%). Il restante 2% (corrispondente ad 1 solo corpo idrico) non è stato oggetto di classificazione. La situazione delle acque sotterranee nella regione Marche mostra pertanto un quadro sufficiente, con percentuali ridotte di criticità. |
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Classificazione dello stato chimico dei CORPI IDRICI SOTTERRANEI - Periodo di riferimento: triennio 2018-2020 |
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ARGOMENTI CORRELATI |
Per approfondimenti e ulteriori notizie, è possibile consultare le pagine: Temi ambientali: Acque sotterranee |
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