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12.12.2025 MONITORAGGIO A TAVERNELLE: IL CONFRONTO CON I CITTADINI DEVE PARTIRE DAI DATI

Monitoraggio qualità dell’aria a Tavernelle – ARPAM: «Il confronto con i cittadini deve partire dai dati»

In merito alle dichiarazioni riportate dal quotidiano “Il Resto del Carlino” del 25 novembre – Edizione Ancona, secondo cui “ARPAM non sta facendo nulla”, l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale delle Marche ritiene necessario fornire alcune precisazioni a tutela della corretta informazione.

ARPAM è un organismo pubblico tecnico-scientifico che opera sulla base di norme nazionali, procedure validate e un mandato istituzionale chiaro: garantire monitoraggi ambientali indipendenti, trasparenti e verificabili da chiunque.

La prima campagna di monitoraggio a Tavernelle, realizzata dal 6 agosto al 30 settembre 2025, è stata condotta nel rispetto dei requisiti tecnici previsti dal D.Lgs. 155/2010, dalle Linee guida SNPA sulla qualità dell’aria e dalle procedure del Sistema di Accreditamento.

Le attività hanno incluso:

  • analizzatori in continuo (NO₂, PM₁₀, PM₂.₅, SO₂, benzene);
  • campionamento ad alto volume per la determinazione di Diossine e PCB;
  • campionatori per IPA (BaP) e Metalli (As, Cd, Ni, Pb);
  • analizzatori di parametri non convenzionali (Black Carbon, Ammoniaca, Acido Solfidrico);
  • validazione secondo il Sistema Qualità ARPAM e norme UNI EN di riferimento.

I dati validati della prima campagna, pubblicati integralmente il 26 novembre, indicano il rispetto dei limiti normativi per tutti i parametri monitorati, e le prossime campagne, come pianificate nel cronoprogramma del Progetto PIA 25–27, consentiranno di completare l’analisi stagionale e plurifattoriale dell’area.

Si sottolinea che il corretto svolgimento delle attività di monitoraggio è descritto in modo puntuale nel Documento Esecutivo del Progetto PIA 25–27, disponibile ad evidenza pubblica e noto ai Comitati, dove in particolare, al punto P1.0 (relativo al monitoraggio a Tavernelle), viene chiarito che:

«Nel sito individuato saranno attivate delle campagne stagionali distribuite equamente all’interno di un anno secondo indicazioni della normativa vigente (D.Lgs. 155/2010) ...»

Pertanto, la scelta del periodo di esecuzione delle campagne non è arbitraria, ma risponde espressamente a esigenze tecniche individuate per l’intero Progetto, volte a  sviluppare monitoraggi in campagne distribuite nell’arco dell’intero anno, al fine di garantire la destagionalizzazione delle rilevazioni e una rappresentatività completa delle condizioni atmosferiche.

Le indagini stanno quindi proseguendo con campagne successive come da cronoprogramma del progetto, e verranno riepilogate - come pubblicamente dichiarato - a conclusione delle indagini, in un report conclusivo comprensivo di un’analisi sistematica di tutti i risultati raccolti a seguito del completamento delle analisi stagionali e plurifattoriali sull’area.  

È inoltre fondamentale ricordare che il progetto prevede – come riportato in documentazione ufficiale – lo svolgimento di campagne sia ante operam, finalizzate a misurare il livello di fondo dell’area, cioè la situazione preesistente all’attivazione del forno crematorio, e post operam, finalizzate a valutare l’eventuale impatto della nuova emissione, in conformità ai principi della valutazione preventiva e successiva delle pressioni ambientali.

Le campagne già svolte e quelle attualmente in corso rappresentano quindi solo una parte del programma riferito all’intero progetto.

Il confronto con cittadini e Comitati è fondamentale, ma deve basarsi su dati verificati e non su affermazioni infondate.” - dichiara il Direttore Generale ARPAM Ing. Rossana Cintoli - “Le attività di monitoraggio sono svolte con metodologie riconosciute a livello nazionale e con strumenti certificati. Il nostro riferimento è il dato scientificamente validato; ARPAM lavora ogni giorno, in autonomia tecnica, per garantire monitoraggi affidabili e basati su evidenze scientifiche. Continueremo a farlo con trasparenza e spirito di servizio”.

ARPAM svolge regolarmente attività tracciabili, documentate e verificabili che comprendono il monitoraggio ambientale in continuo, campagne straordinarie, analisi di laboratorio accreditate, pubblicazione dei dati in formato aperto, supporto tecnico agli enti locali e alle autorità.

Le affermazioni secondo cui ARPAM “non farebbe nulla” non solo non corrispondono al vero” – conclude l’Ing. Cintoli - ma rischiano di alimentare sfiducia e confusione in merito a un tema, la qualità dell’aria, che richiede serietà, continuità e responsabilità da parte di tutti”.

L’Agenzia rimane a disposizione per fornire ulteriori chiarimenti, dati o documentazione utile a garantire una corretta informazione ai cittadini.

 


 

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