04.07.2025 PARTE IL PROGETTO “PIA 25-27” PER LA QUALITÀ DELL’ARIA: ACCORDO TRA COMUNE DI ANCONA E ARPAM
PARTE IL PROGETTO “PIA 25-27” PER LA QUALITÀ DELL’ARIA: ACCORDO TRA COMUNE DI ANCONA E ARPAM
Un importante passo in avanti per la qualità dell’aria e la salute dei cittadini: il Comune di Ancona e l’ARPAM – Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale delle Marche – hanno siglato un accordo di collaborazione per il triennio 2025-2027. Al centro del progetto, denominato “PIA 25-27” (Piano Inquinamento Atmosferico), c’è l’ambizioso obiettivo di monitorare, comprendere e migliorare lo stato della qualità dell’aria in due aree urbane particolarmente sensibili della città: la zona portuale e l’area attorno al cimitero di Tavernelle.
L’iniziativa nasce dal riconoscimento, a livello locale, regionale ed europeo, dell’importanza di agire concretamente contro l’inquinamento atmosferico con riguardo particolare alla recente Direttiva UE sulla qualità dell’aria, approvata nell’ottobre 2024, che impone nuovi limiti, più stringenti e allineati con le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, entro il 2030. Parallelamente, la Regione Marche ha adottato un Piano di adattamento climatico che integra il tema della qualità dell’aria con quello del cambiamento climatico. In questo contesto, il progetto PIA 25-27 rappresenta un punto di svolta per la città di Ancona, con l’ARPAM quale colonna portante tecnico-scientifica.
Il valore aggiunto di ARPAM: scienza, metodo, responsabilità
L’ARPAM non è solo un soggetto attuatore, ma il motore scientifico e operativo del progetto. Grazie alle sue strutture tecniche altamente qualificate, alla strumentazione all’avanguardia e alla lunga esperienza maturata nel campo del monitoraggio ambientale e della sorveglianza sanitaria, l’Agenzia è in grado di affrontare le complesse sfide della qualità dell’aria con un approccio integrato, multidisciplinare e orientato all’azione.
Il progetto si articola in quattro azioni principali:
- Approfondimento della qualità dell’aria (P1): mediante l’utilizzo di laboratori mobili e reti di sensori, ARPAM realizzerà campagne stagionali di monitoraggio in zone strategiche, accompagnate da analisi chimiche sofisticate (PM10, metalli, IPA, marker di combustione, black carbon) e da una continua validazione dei modelli previsionali di qualità dell’aria. L’approccio è dinamico e data-driven: i dati raccolti saranno utilizzati non solo per la valutazione ambientale, ma anche per fornire indicazioni sanitarie ed epidemiologiche alla popolazione.
- Mitigazione degli impatti (P2): l’ARPAM supporterà la definizione di interventi concreti per ridurre l’impatto degli inquinanti, in collaborazione con il Comune e altri stakeholder. L’analisi delle fonti emissive e l’elaborazione di scenari di intervento, anche grazie a sofisticati software di simulazione ambientale, forniranno strumenti strategici per una pianificazione urbana e portuale sempre più sostenibile. Tra le misure ipotizzate: l’elettrificazione delle banchine portuali, la promozione di combustibili alternativi e l’ottimizzazione delle infrastrutture verdi.
- Sorveglianza epidemiologica (P3): in stretta connessione con le attività di monitoraggio, ARPAM realizzerà valutazioni sull’esposizione della popolazione agli inquinanti atmosferici, integrando dati ambientali e sanitari per delineare un quadro dettagliato dello stato di salute dei residenti. Inoltre, la collaborazione con ARS Marche e AST ANCONA, inserita nell’ambito del Sistema regionale Prevenzione Salute dai rischi ambientali e climatici (SRPS) recentemente istituito dalla Regione Marche, permetterà l’analisi di indicatori sociodemografici, comportamentali e clinici, con l’obiettivo di orientare eventuali indagini epidemiologiche analitiche. Si tratta di una delle attività più complesse e innovative dell’intero progetto, che richiede competenze avanzate nell’integrazione e nell’interpretazione dei big data ambientali e sanitari.
- Comunicazione e sensibilizzazione (P4): la scienza deve diventare patrimonio condiviso. Per questo ARPAM curerà, insieme al Comune, campagne di informazione sui risultati del progetto e su buone pratiche quotidiane per ridurre l’inquinamento, con particolare attenzione all’uso domestico della biomassa per il riscaldamento, una delle principali fonti di PM10 nel periodo invernale.
Dati, trasparenza e partecipazione
Uno dei tratti distintivi del progetto è la trasparenza: tutti i dati raccolti e i risultati delle indagini saranno resi disponibili e accessibili attraverso pubblicazioni tecniche, aggiornamenti sui siti istituzionali e momenti pubblici di confronto. Il progetto, in questo senso, non si limita infatti alla produzione scientifica, ma vede gli attori istituzionali porsi come soggetti attivi nella divulgazione e nella promozione di una cittadinanza scientificamente informata. Il sito Ancona Respira sarà uno degli strumenti principali per informare i cittadini, accompagnandoli passo dopo passo in tutte le fasi del suo percorso.
Un modello replicabile di governance ambientale
Il progetto PIA 25-27 si distingue anche per la sua articolata struttura di governance, che prevede un Gruppo di Progetto tecnico-operativo e una Cabina di Regia politico-istituzionale, organismi dove ARPAM giocherà un ruolo chiave non solo attraverso le proprie competenze tecniche, ma anche con la propria capacità di coordinamento inter-istituzionale nell’ambito di una sinergia tra scienza, amministrazione e politica che ben si avvia a rappresentare un modello di governance ambientale replicabile in altri territori, in grado di coniugare efficacia, trasparenza e partecipazione.
Un investimento per il futuro
Dal punto di vista economico, il Comune di Ancona ha riconosciuto il valore tecnico delle attività del progetto, stanziando un contributo triennale di 189.000 euro per supportare i costi del personale, le spese di laboratorio, le manutenzioni e le attrezzature necessarie. Un investimento che riflette la volontà condivisa di considerare la tutela dell’ambiente non come un costo, ma come un’opportunità di prevenzione, salute e sviluppo sostenibile.
“Questo accordo rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra enti pubblici, fondato su un obiettivo comune: la tutela dell’ambiente e della salute. – è il commento del Direttore Generale dell’ARPAM Ing. Rossana Cintoli – ARPAM mette a disposizione del progetto PIA 25-27 il proprio patrimonio scientifico, umano e strumentale per fornire una conoscenza approfondita della qualità dell’aria ad Ancona e contribuire alla definizione di strategie efficaci di mitigazione. Il nostro impegno è quello di trasformare i dati in strumenti di prevenzione, le evidenze scientifiche in stimoli promotori di politiche concrete, e il dialogo con i cittadini in una cultura condivisa della sostenibilità”.
Il progetto PIA 25-27 non è dunque soltanto un protocollo d’intesa: è un patto per la conoscenza, l’azione e la responsabilità condivisa. In un momento in cui la qualità dell’aria è al centro del dibattito ambientale e sanitario europeo, l’ARPAM conferma il proprio ruolo di punto di riferimento per tutti i soggetti coinvolti: un’istituzione scientifica che coniuga rigore e concretezza, capace di promuovere la piena trasformazione dei dati in decisioni per il benessere collettivo.
Photo Credits: Ancona veduta 25, cropped, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons
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