08.05.2025 QUALITÀ DEI CORPI IDRICI FLUVIALI E LACUSTRI
FIUMI DELLE MARCHE: RESISTONO IN MONTAGNA, PEGGIORANO NELLE ZONE PIÙ ANTROPIZZATE
Pubblicati i dati sulla qualità delle acque superficiali nel triennio 2021-2023
Pubblicate le relazioni sulla qualità dei corpi idrici fluviali e lacustri relativi al triennio 2021-2023, nell’ambito del monitoraggio previsto dalla Direttiva Quadro 2000/60/CE e in applicazione del D. Lgs. 152/2006 e del DM 260/2010.
I dati raccolti in questo periodo costituiranno, insieme a quelli del prossimo triennio 2024-2026, la base per la valutazione complessiva del sessennio 2021-2026, utile all’aggiornamento dei Piani di Gestione Distrettuali.
Il monitoraggio ha riguardato diversi parametri fondamentali che concorrono alla definizione della classificazione delle acque secondo lo stato ecologico e lo stato chimico. Lo stato ecologico misura la qualità della struttura e del funzionamento degli ecosistemi acquatici, classificandoli in cinque categorie (elevato, buono, sufficiente, scarso, cattivo), mentre lo stato chimico verifica la presenza di sostanze inquinanti prioritarie (metalli pesanti, pesticidi, PFAS, ecc.) in concentrazioni superiori agli standard di qualità ambientale, con una classificazione binaria: “buono” o “non buono”.
Fiumi marchigiani: situazione in chiaroscuro
Rispetto al triennio precedente, si osserva un peggioramento della qualità ambientale procedendo dalle zone appenniniche verso la costa, dove aumenta l’impatto delle attività antropiche. Anche alcune aree collinari registrano stati ecologici solo sufficienti o scarsi. Al contrario, le zone montane e pedecollinari, meno antropizzate, mostrano condizioni migliori, con molti corpi idrici che raggiungono la classe “buona”.
Nel dettaglio, il 30% dei corpi idrici monitorati è in stato ecologico buono (-9% rispetto al 2018-2020), il 44% in stato sufficiente (+8%), il 24% in stato scarso (+1%) e il 2% in stato cattivo (dato stabile).
Per quanto riguarda lo stato chimico, il 62% dei fiumi ha mantenuto livelli compatibili con la classe “buono”, ma il restante 38% ha mostrato superamenti dello standard di qualità ambientale per almeno un parametro. Rispetto al triennio 2018-2020, si evidenzia un netto peggioramento, con la percentuale di corsi d’acqua con stato chimico “non buono” aumentata del 25%.
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Laghi e invasi: peggioramento generalizzato della classe ecologica
Anche per gli invasi si registra un trend negativo: tra il 2021 e il 2023, quattro laghi sono passati dalla classe ecologica “buona” a “sufficiente”. L’unica eccezione è l’invaso di Castreccioni, che si mantiene stabile in classe “sufficiente”. Non è stato possibile classificare gli invasi di Gerosa e Talvacchia per l’impossibilità ad accedere in sicurezza con l’imbarcazione al centro del lago, a causa del basso livello dell’acqua.
Lo stato chimico dei laghi risulta “buono” per il 57% degli invasi monitorati. In alcuni bacini – il lago Fiastrone, l’invaso di Gerosa e quello di Talvacchia – è stato rilevato il superamento dei limiti per alcune sostanze prioritarie, con conseguente riclassificazione in “non buono”.
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Le cause del peggioramento
Il peggioramento rilevato può però essere attribuito a diversi fattori, alcuni dei quali correlati anche a variazioni nei metodi di indagine rispetto ai trienni precedenti.
Tra questi, in particolare, l’ampliamento dei parametri chimici monitorati a partire dal 2022, con l’inclusione di sostanze come il glifosato, i suoi metaboliti e i PFAS e l’introduzione del monitoraggio chimico sul biota (organismi viventi), che si è affiancato a quello tradizionale sulle acque.
Infine, il susseguirsi di eventi climatici estremi, come alluvioni e siccità, ha certamente influito sull’idrologia dei fiumi e sulla loro capacità di diluire gli inquinanti nonché di sostenere le comunità biologiche, influenzando sia lo stato ecologico che lo stato chimico.
Senza cedere ad allarmismi, i risultati ottenuti confermano l’importanza di un monitoraggio ambientale continuo e sempre più approfondito, essenziale per comprendere l’evoluzione degli ecosistemi acquatici e per orientare interventi di tutela e gestione sostenibile delle risorse idriche nelle Marche.
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RELAZIONE SULLA QUALITA' DEI CORPI IDRICI FLUVIALI TRIENNIO 2021-2023 REPORT - CARTOGRAFIA BACINI: Conca, Tavollo, Foglia, Arzilla, Metauro, Cesano, Misa, Esino, Musone, Potenza, Chienti, Tevere, Tenna, Ete Vivo, Aso, Menocchia, Tesino, Albula, Tronto, Bacini Costieri Minori |
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