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09.11.2023 IL CONSUMO DI SUOLO NELLE MARCHE

CONSUMO DI SUOLO: I DATI DELLE MARCHE

Nel 2022 “persi” quasi 218 ettari di paesaggio, una superficie pari a 305 campi da calcio.

Il Rapporto “Il consumo di suolo in Italia 2023” (qui una sintesi), appena presentato dal Sistema Nazionale per la protezione dell’Ambiente (SNPA), pubblica le nuove stime sul suolo consumato per tutti i comuni italiani, ottenute grazie ad una nuova cartografia che aggiorna e rivede l’intera serie storica sulla base delle nuove immagini satellitari ad alta risoluzione. Ad accompagnare il Rapporto anche il primo Atlante del consumo di suolo, che riunisce le nuove mappe dettagliate del fenomeno a livello nazionale e locale.

Il consumo di suolo – cita il rapporto - continua a trasformare il territorio nazionale. Al 2022 la copertura artificiale si estende per oltre 21.500 km2, il 7,14% del suolo italiano (7,25% al netto di fiumi e laghi). I cambiamenti dell’ultimo anno si concentrano in alcune aree del Paese: nella pianura Padana, nella parte lombarda e veneta e lungo la direttrice della via Emilia, tutta la costa adriatica, in particolare in alcuni tratti del litorale romagnolo, marchigiano e pugliese.

La situazione nelle Marche

I dati pubblicati dall’ARPAM alla pagina “Indicatori Ambientali – Consumo di suolo” del proprio sito, rilasciati in formato aperto e liberamente accessibili, forniscono un quadro leggermente migliore rispetto al dato nazionale, dal quale si discostano con continuità nel corso di tutto l’ultimo quinquennio di circa 0,2 punti percentuali.

Al 31/12/2022 sono, nell’intero territorio marchigiano, poco più di 64.940 gli ettari di suolo sottratti all’ambiente (circa 649 km2) per consumo, crescita urbana e trasformazioni del paesaggio, corrispondenti al 6,96% della superficie complessiva della regione, con un aumento rispetto all’anno precedente di 218 ettari.

Tra le province è Ancona a presentare la percentuale più alta rispetto all’estensione complessiva (9,04%), seguita da Fermo (7,87%), Pesaro Urbino (6,72%) e Ascoli Piceno (6,43%), mentre è Macerata la più virtuosa con il 5,67% di superficie di suolo consumato, pur registrando nell’ultimo anno il maggior incremento nella regione (65,16 ha).

Tra i comuni, i cui dati sono riportati in dettaglio sulla pagina del nuovo indicatore, con possibilità di ordinamento e ricerca per singolo territorio, quelli che occupano le posizioni più virtuose sono tutti in provincia di Macerata, dove Castelsantangelo sul Nera, Monte Cavallo, Bolognola e  Sefro, oltre ad avere le percentuali più basse di suolo consumato totale, non hanno sottratto al territorio nemmeno un ettaro nel 2022.

Distribuiti, invece, in tutte le cinque province, con prevalenza nelle aree costiere,  i 26 comuni per i quali la percentuale va da circa il doppio (14,82%) fino a oltre il quintuplo della media regionale, con il massimo del 37,68% di suolo consumato nel comune di San Benedetto del Tronto.

 


 

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