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03.06.2021 20 ANNI DI TUTELA DALL'INQUINAMENTO ACUSTICO NELLE MARCHE

ARPAM AL 47° CONVEGNO A.I.A.: VENT’ANNI DI TUTELA DALL’INQUINAMENTO ACUSTICO NELLE MARCHE

ARPA Marche traccia il quadro dello scenario regionale a vent’anni dall’approvazione della L.R. 28/2001.

RUMORE


cop relazione
In occasione del recentemente concluso 47° Convegno Nazionale dell’Associazione Italiana di Acustica (AIA), dedicato alle tematiche più attuali nei settori dell’analisi e controllo del rumore ambientale e della qualità acustica, ARPA Marche ha presentato la relazione “GLI EFFETTI DELLA L.R. MARCHE N. 28/2001 A 20 ANNI DALLA SUA EMANAZIONE” che illustra gli effetti della L.R. 28/2001 “Norme per la tutela dell’ambiente esterno e dell’ambiente abitativo dall’inqui-namento acustico nella Regione Marche” a venti anni dalla sua emanazione.

L’introduzione della normativa, i cui aspetti più rilevanti riguardano la redazione delle relazioni acustiche di progetto da presentare a fini autorizzativi e la predisposizione di uno schema di “regolamento-tipo” per le attività temporanee, ha promosso nella regione Marche una grande consapevolezza in merito alla tutela dall’inquinamento acustico ed un corrispondente fermento del mercato professionale, dove le Marche si collocano al primo posto in Italia per numero di Tecnici Competenti in Acustica (1241 iscritti), pari a circa 1 ogni mille abitanti ed oltre 1 ogni 10 km2.

Anche per quanto riguarda l’approvazione dei Piani di Classificazione Acustica Comunale la Regione Marche si attesta tra le prime in Italia, seconda solo alla Valle d’Aosta, con il 97% delle amministrazioni dotate del Piano.

In un contesto che testimonia l’ormai affermata sensibilità al tema dell’inquinamento acustico nel territorio regionale, il quadro dell’attività dell’ARPAM in merito al rilascio di pareri e controlli effettuati evidenzia come, a fronte di un elevato numero di autorizzazioni rilasciate, le attività di controllo a seguito di segnalazione abbiano subito nel trascorrere degli anni una notevole diminuzione per quanto riguarda le attività produttive e, seppure in misura ridotta, per i servizi commerciali, condizionati dalle attività temporanee di intrattenimento musicale soprattutto nelle zone costiere e nei periodi estivi.

Il circuito virtuoso creatosi sulla tematica, conclude la relazione dell’ARPAM, non è certamente esaurito: nuovi importanti slanci potrebbero essere prodotti dalle opportunità che si verranno a creare nell’immediato futuro, dall’emanazione dei decreti previsti dal D.Lgs. n. 42/2017, dai provvedimenti che verranno emanati a seguito del Recovery Plan, nonché dai cosiddetti Ecobonus e Sismabonus, in merito all’acustica in edilizia, e naturalmente dall’istituzione del Ministero della Transizione Ecologica, che si auspica intervenga anche su una tematica così importante come l’inquinamento acustico.


 

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