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INDICATORE AMBIENTALE: RIFIUTI URBANI

 acque superficiali
 
 INDICATORE    OBIETTIVO    DPSIR    STATO ATTUALE TREND  
 
RIFIUTI URBANI
  Conoscere la quantità e la tipologia dei rifiuti urbani prodotti e raccolti nella regione, con particolare riferimento ai dati sulla percentuale di raccolta differenziata nelle Marche
   S
   stato positivo    trend miglioramento 

Legenda:

DPSIR:           |  D - Determinante  |  P - Pressione  |  S - Stato  |   I - Impatto  !  R - Risposta
Stato attuale:  | stato positivo  Positivo  |  stato intermedio incerto  Intermedio o incerto  |  stato negativo  Negativo
Trend:            | trend miglioramento  In miglioramento  |  trend stabile incerto  Stabile o incerto  | 
trend peggioramento In peggioramento
Sigle utilizzate: RU  -> Rifiuti Urbani  |   SRCR -> Sezione Regionale Catasto Rifiuti   |   PC -> Pro Capite   |   O.R.So.  ->  Osservatorio Rifiuti Sovraregionale
                       R.D. o RD > Raccolta Differenziata  |  MUD -> Modello Unico di Dichiarazione ambientale (denuncia annuale sulla produzione di rifiuti speciali per le aziende e gli enti pubblici)
                      
                                             
CARATTERISTICHE DELL'INDICATORE (METADATI)
 
Descrizione                 
    
L'indicatore fornisce la quantità di rifiuti urbani prodotti a livello comunale e il rapporto fra rifiuti differenziati ed indifferenziati, mostrando le quantità di rifiuti recuperabili in rapporto alle quantità smaltite senza recupero.
Definizioni
Secondo l'art. 183 del D.lgs. n.152/06 e ss.mm.ii., è definito "rifiuto" qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia deciso o abbia l’obbligo di disfarsi. Numerosi DM e D.Lgs. sono intervenuti per definire alcune tipologie di rifiuti o aggiornarne i criteri gestionali.
Riferimento normativo
Secondo l'art. 12 della L.R. n. 24/2009 "La sezione regionale del catasto dei rifiuti, istituita presso l’ARPAM, assicura la tenuta del quadro conoscitivo completo relativo al sistema integrato di gestione dei rifiuti e ne cura in modo costante l’aggiornamento". Il Catasto dei rifiuti è stato istituito dall'articolo 3 del decreto legge 9 settembre 1988, n. 397, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 novembre 1988, n. 475. L'articolazione e le funzioni del Catasto sono individuate dall'articolo 189 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152. Il Catasto è organizzato in una Sezione nazionale, presso l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), e in Sezioni regionali o delle Province autonome di Trento e di Bolzano, presso le Agenzie regionali e delle Province autonome per la protezione dell'ambiente.
In merito al calcolo degli indicatori, a livello regionale la disciplina è regolamentata dalla DGR 1627/2016 che norma le modalità e le tempistiche della trasmissione dei dati da parte dei Comuni ad ARPAM. Successivamente intervengono le DGR 124/2017 e 418/2018 che normano il calcolo degli indicatori %RD, pro capite e compostaggio domestico. La DGR 1627/2016 è frutto del recepimento del DM 26/05/2016 nazionale con i criteri per il calcolo della raccolta differenziata.
Obiettivi normativi
Ottenere la stima, il monitoraggio e il controllo della produzione di rifiuti e delle quantità differenziate a recupero di materia ed energetico rispetto alla frazione residua a smaltimento.
Fonte dati ARPA Marche
Unità di misura Chilogrammi / anno
Unità elementare di rilevazione Comune
Livello_minimo_geografico                
Comune
Copertura geografica  Regione Marche
Periodicità rilevamento indicatore
Annuale con dettaglio mensile
Copertura temporale  2020, 2011-2020
Ultimo aggiornamento indicatore 10/04/2021
Prossimo aggiornamento indicatore Aprile 2022

 
ATTIVITÀ DELL’ARPAM: LA SEZIONE REGIONALE CATASTO RIFIUTI
 

Le principali occupazioni della Sezione Regionale Catasto Rifiuti (SRCR), istituita presso l'ARPAM, sono la gestione e l’elaborazione dei dati sui rifiuti urbani  e le operazioni di verifica, bonifica ed elaborazione dei dati riguardanti i rifiuti speciali contenuti nei Modelli Unici di Dichiarazione (MUD) presentati annualmente dalle aziende.
Per ciò che riguarda la gestione dei dati sui rifiuti urbani,  ARPAM si avvale del sistema O.R.So. (acronimo di Osservatorio Rifiuti Sovraregionale), un software gestionale utilizzato per la raccolta dei dati di produzione dei rifiuti dai comuni e dei dati di gestione dei rifiuti urbani da parte degli impianti di trattamento e discariche, che costituisce il sistema ufficiale della Regione Marche per l'acquisizione dei dati di produzione e gestione dei RSU.
L'utilizzo di tale sistema, tramite la compilazione delle schede comunali, è obbligatorio ai fini della possibilità per la SRCR di calcolare la percentuale di Raccolta Differenziata, parametro di riferimento per il calcolo del tributo regionale per il conferimento in discarica.

 
LA RACCOLTA DIFFERENZIATA NELLE MARCHE: I DATI DELL'ANNO 2020
 

Nell'anno 2020, nella regione Marche, diminuisce rispetto all'anno precedente la quantità assoluta di rifiuti prodotta (- 37.150 tonnellate, pari a -1,29% e -21 kg pro capite/anno). Per la prima volta diminuisce di conseguenza anche la frazione differenziata (-16.334 tonnellate), che comunque prosegue il costante trend positivo raggiungendo, a livello regionale, la percentuale del 71,84%, con tutte le province al di sopra della soglia target del 65% per il secondo anno consecutivo.
I grafici e le tabelle che seguono illustrano il dato a livello regionale, provinciale e di singolo comune.

Raccolta rifiuti urbani anno 2020 - Dati di sintesi per provincia e regione
 
 
 La raccolta differenziata nelle Marche: dato provinciale e regionale
Mappa interattiva dei dati di R.D. comunali
   

 

   
Tabella di ricerca dati per comune
 

Nell'anno 2020 sono 191 su 228 i comuni che singolarmente superano la soglia minima stabilita dalle norme nazionali del 65% di raccolta differenziata.

 
   
Raccolta differenziata 2020: dati per tipologia
 
 
 
 

ANDAMENTO TEMPORALE DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA (TREND 2011-2020)
 

In costante crescita nell'ultimo decennio, la percentuale di raccolta differenziata nelle Marche vede assestarsi il dato regionale sopra la soglia del 65% dall'anno 2016, mentre le province marchigiane superano indistintamente la medesima soglia nel 2020 per il secondo anno consecutivo. Analizzando l'ultimo biennio, nel 2020 Ancona mantiene la stessa percentuale del 2019, Pesaro aumenta dell’1,22 %, Macerata del 2,14 %, Fermo dell’1,94 % e Ascoli Piceno segna l’aumento più significativo con un +2,75 %.
La media regionale è costantemente cresciuta negli ultimi 10 anni, segnando nel decennio 2011 - 2020 un incremento del 47%.

Raccolta differenziata: trend anni 2011-2020  Come è cambiata la % di RD nel decennio 2011-2020

 

RD 2011 2020

Tabella trend per provincia (2011-2020) 
   
  
   


ARGOMENTI CORRELATI
 
Per approfondimenti e ulteriori notizie, è possibile consultare la Sezione "Rifiuti" nel menù "Temi ambientali" del sito.
 
 
 
 
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